Uno, cento, mille video aziendali

Non esiste il video adatto ad ogni uso: è bene chiarirlo subito. Certo per “economizzare” lo si può fare. Ma non esiste strategia più errata: come se comprassi un’auto e pretendessi di usarla per il gran premio di F1, per girare in città e nel contempo anche per trasportarci merci e bestiame. Nulla lo vieta: ma tocca mettere in conto “risultati” e “conseguenze”.

Ogni video deve essere strutturato e prodotto in funzione dell’uso e del target cui è destinato: sono diversi i “linguaggi”. Non solo nel senso letterale del termine, ma anche di produzione (tecniche di ripresa) e postproduzione (montaggio, speakeraggio, sonorizzazioni, effetti)

Il video corporate, quello che nasce per scopi promozionali, ha lo scopo di istruire, educare o sensibilizzare i propri clienti o il personale. Può contenere dati, grafiche e statistiche, e deve mantenere viva l’attenzione dell’utente anche quando gli argomenti trattati sono “ostici”, difficili da comprendere.

2690-FX-6-0-0-0-7-1I filmati aziendali di carattere istituzionale, emozionale o industriale, invece, sono prodotti quasi esclusivamente con riprese video, senza fronzoli e animazioni grafiche, in quanto il loro scopo è mostrare gli spazi dell’azienda, le attività, le peculiarità dei prodotti e dei processi produttivi.

I “social video”, che si stanno imponendo a ritmi esponenziali, sono filmati strutturati con un linguaggio semplice, immediato e diretto, per arrivare subito allo scopo e al cuore del messaggio. Sono video brevi, che puntano dritto al cuore del messaggio e alle emozioni, nel tentativo di realizzare quella “condivisione” virale che è l’anima della comunicazione social. Sui social fronzoli e prolissità – in senso linguistico ma anche tecnico-produttivo, stancano, sfiancano scoraggiano e allontanano l’utente.

Il team della IPSE è formato da professionisti capaci di seguire tutte le fasi della produzione di un video video. Per ogni progetto viene eseguito un accurato e attento piano di lavoro, che parte dall’analisi del settore e del target di riferimento, la scelta della tecnica, fino alla creazione del filmato finale.

Un filmato per ogni utilizzo: senza “promiscuità” e senza infruttuose (anzi, il più delle volte, dannose) forzature.

Siamo in grado di gestire qualsiasi tipologia di lavoro video in tutte le sue fasi, senza costi di noleggio o ricorso ad operatori esterni, e disponiamo di tutte le attrezature necessarie per realizzare filmati di altissima qualità. Per ogni uso.

I prezzi variano a seconda della tecnica e della durata: solitamente proponiamo tre fasce di costo, a seconda dello stile scelto per la creazione del progetto.

Sui social, puntiamo al massimo del contenimento dei costi, perché la comunicazione istituzionale attraverso “social video” possa essere effettuata dall’azienda con costanza e sistematicità, nel quadro di un piano di web marketing ben strutturato e congegnato.

Prima della prossima fiera o del prossimo evento, o prima di definire un piano di social marketing per rafforzare la presenza e la visibilità social della tua azienda, contattaci per un preventivo gratuito o per ottenere maggiori informazioni.

Studieremo per te (e con te) la soluzione più adatta e ti presentermo le infinite possiblità dei video aziendali e dei social video in particolare. Te ne innamorerai: garantito (ancor di più quando vedrai i risultati).

Ciak, si gira il futuro del web marketing. Ma non è il solito video…

Il video sarà sempre più al centro delle strategie di marketing on line. Già oggi il 72% utilizza i video come veicolo di comunicazione diretta sui canali social. Vedremo sempre più web-video, social-video intorno ai quali ruota la strategia di comunicazione on-line.

Ma occhio all’improvvisazione (per quanto oggi possa essere economico e semplice realizzare video). Un video “social” – destinato cioè ai social network – è un video che deve parlare il linguaggio degli utenti del social. E deve farlo con i tempi di chi naviga (e oggi sempre più chi si muove sui social network lo fa rapidamente, per riempire tempi morti della giornata).

Produzioni video

IPSE: produzioni video qualificate e specialistiche per il web e i canali social

YouTube, Instagram, Vine hanno deciso di dedicare grossi investimenti di energie e denaro per sviluppare piattaforme sempre più friendly per gli utenti video. Non sorprende: l’84% di chi naviga guarda video online in streaming, soprattutto musicali e di notizie, e lo fa per più di mezzora al giorno (dati di Internet Media).

In futuro la visualizzazione dei video raggiungerà picchi mai visti, per cui tocca attrezzarsi e capire come realizzare video virali per campagne di social media marketing.

Ma è importante non improvvisare: un video “social” è un video totalmente diverso da un qualsiasi altro video destinato ad altre finalità. Deve strutturalmente parlare il linguaggio dei social, seguire i tempi dei social e, soprattutto, deve suggestionare, emozionare in pochi secondi per essere davvero “condivisibile”.

Nulla di più sbagliato, quindi, dell’improvvisazione.

Per informazioni e preventivi su web-tv, web e social video, contattateci: info@ipseonline.it; 089 9850096

Agenzie immobiliari, le strategie di web marketing della IPSE

Segnali di ripresa dal mercato immobiliare: domanda in aumento e prezzi stabili. Dati sicuramente confortanti, quelli registrati nel primo semestre di quest’anno, che impongono alle agenzie immobiliari nuove e più efficaci strategie di marketing e comunicazione per “cavalcare” la ripresa e consolidare il trend positivo.

Come però le agenzie possono approfittare – di più e meglio – dell’onda della risalita? Di certo non puntando sugli usuali mezzi di comunicazione né tantomeno rapportandosi con la clientela solo con i sistemi “tradizionali”, in molti casi davvero obsoleti.

Nei tempi dell’interazione, dell’interattività e della multimedialità, ci vuole di più.

Dati e numeri parlano chiaro: oggi la ricerca di un immobile avviene sempre più in internet, è sempre più il web a orientare le scelte del cliente e le persone chiedono sempre più alle agenzie una dimensione “umana”, una vicinanza reale alle loro esigenze, un dialogo e una “relazione” che si sostanzi in messaggi individuali e personali. Nulla che possa essere soddisfatto e canalizzato attraverso canali e strategie tradizionali.

Le agenzie devono sempre più interfacciarsi con la clientela – reale e potenziale – fornendo non solo un servizio efficiente e qualificato di informazione sugli immobili disponibili, ma anche un supporto tecnico, legale, burocratico, amministrativo. Un aiuto “pratico”, insomma, con indicazioni e consigli in un momento di grande importanza e delicatezza quale quello dell’acquisto (o della vendita) di una casa.

L’usuale volantino che il più delle volte finisce cestinato, o la semplice presenza on-line non basta più: occorre un sito aggiornato in tempo reale, responsive, (sempre più frequente è l’accesso da smartphone e tablet), ed essere presenti laddove, sul web, i clienti (reali o potenziali) si confrontano, si scambiano idee e pareri, pubblicano le proprie esperienze.

Occorre uno “scatto in avanti” che consenta all’agenzia di trovarsi in prima linea ogni qual volta qualcuno pensi di vendere, acquistare o fittare immobili nel territorio di riferimento (e non solo).

Come? La IPSE ha definito una strategia modulare estremamente innovativa che punta a raggiungere questi obiettivi senza dimenticare un altro dato inconfutabile: la crisi morde ancora le imprese, e le agenzie immobiliari, al di là della ripresa del mercato, sono ancora costrette a far quadrare i conti con grande difficoltà.

La strategia della IPSE prevede

  1. La creazione di un sito web-tv (o l’adeguamento tecnico di quello esistente), al fine di trasformarlo in una vera e propria “web tv” in cui l’acquirente può visitare on line l’immobile che interessa (e rivederlo più volte, con gli immaginabili risparmi in termini di organizzazione e svolgimento delle “visite”) e, nel contempo, venditore e coarton29367mpratore possono accedere a rubriche qualificate di supporto alla compravendita.
  2. La progettazione e la stampa di un volantino-flyer mensile A4 full-color per la promozione degli immobili ma anche del canale web-TV e dei vari link agli immobili che interessano (con una ulteriore finalità non secondaria: i vari “click” incrementano sensibilmente la web reputation dell’agenzia e la pongono in grande visibilità allorquando qualcuno effettuerà ricerche online con le keyword strategiche).
  3. Gestione o cogestione dei profili social (Facebook, Twitter, Google+, Instagram e Youtube/Vimeo) per tre mesi, sei mesi o un anno. Qualunque strategia di web marketing non può ormai prescindere dai social media. E la presenza deve non solo essere qualificata e visibile, ma anche perfettamente integrata – con strategiche interazioni e rinvii – con il sito web aziendale, centro vitale e pulsante della strategia di comunicazione online.
  4. Realizzazione di materiale fotografico di supporto alle inserzioni sul web, sulla locandina e sui social
  5. Realizzazione di social video da pubblicare sulla web-TV e sui profili social: brevi filmati della durata di 1,5-2 minuti ca. per la presentazione degli immobili, di 2-3 minuti per consigli tecnici, burocratici e amministrativi. Il tutto caricato su Vimeo o YouTube per una ottimale indicizzazione sui motori di ricerca.

L’assoluta modularità della proposta IPSE consente a ciascuna agenzia immobiliare di “confezionare” il prodotto in base alle proprie esigenze o anche di avviare una fase di sperimentazione per poi implementare il servizio.

I costi? Meno della stampa e della distribuzione “a tappeto” di una usuale rivista: da 460 euro mensili per un servizio veramente “chiavi in mano”. Meno anche delle strategie più improvvisate e scoordinate. Ma estremamente più impattante dal punto di vista dell’efficacia. Provare per credere: la verifica e l’analisi di fattibilità, ovviamente, è gratuita e senza impegno.

Info e contatti: info@ipseonline.it; Tel. 089 9850096

Errori Mortali da evitare quando lanci un Brand

Quali sono gli errori più comuni che si dovrebbero evitare quando si costruisce un brand?

Essere un imprenditore e lanciare un marchio non è facile. Ci vuole un sacco di abilità, duro lavoro e di solito un po’ di fortuna. Quando si tratta di decisioni di branding, a volte un brutto errore può far fallire anche l’idea migliore. Per essere sicuri che questo non ti accada, assicurati di evitare di fare alcuno tra questi sei errori più comuni di branding:

1. Essere orientato al cliente e non al concorrente.

Si può supporre che la maggior parte dei vostri concorrenti saranno orientati al cliente. Quindi, cosa succede nel mercato? Tutti finiscono con il mettersi sul mercato con un prodotto simile a quello degli altri.

Già nel 2009, abbiamo iniziato a lavorare per la Great Wall Motor in Cina. La ricerca che abbiamo ricevuto da parte del cliente ci ha detto che gli acquirenti cinesi preferivano berline piuttosto che i SUV, perché le berline sono più prestigiose e i SUV sono considerati veicoli pratici senza status sociale.

Quindi abbiamo consigliato a Great Wall di concentrarsi sui SUV perché le altre 28 aziende automobilistiche cinesi si sarebbero probabilmente concentrate sulle berline.

Di conseguenza, la Great Wall è diventata la più grande e più redditizia azienda automobilistica cinese.

Gli imprenditori dovrebbero fare lo stesso. Inizia analizzando i concorrenti e cerca di trovare un modo per essere diverso. Non puoi vincere essendo il migliore; puoi vincere solo essendo diverso.

2. Non definire il tuo obiettivo.

Ogni marchio di successo ha un obiettivo. Se il tuo marchio è leader di mercato come Pizza Hut, il tuo obiettivo è la “leadership”. Domino ha limitato il proprio obiettivo alla“consegna a domicilio” ed è diventato la seconda più grande catena nella vendita di pizza. Papa John ha limitato il proprio obiettivo a “migliori ingredienti, migliore pizza.” Little Caesars ha ridotto il proprio obiettivo a “due pizze al prezzo di una”. Ci sono centinaia di catene di pizzerie, ma queste quattro catene dominano la categoria.

Per gli imprenditori, è necessario assicurarsi che la propria azienda abbia una forte prospettiva e tutte le azioni e gli obiettivi siano in linea con esso. Chiediti, in quale categoria competo? E come posso esprimere in due o tre parole il mio essere differente?

3. Pensare ai nomi non ha importanza.

L’azienda Hansen Natural ha avuto una grande idea. Lanciare un energy drink da 0,5 l che competesse con quella da 0,25 l. di Red Bull e degli altri brand di energy drink. Il nome del marchio: “Hansen’s Natural Energy Pro.”

Il marchio non è andato da nessuna parte. Poi Hansen ha lanciato la bevanda energeticaMonster, sempre in una lattina da 0,5 l. Oggi, Monster è un forte marchio, secondo solo a Red Bull.

I nomi vengono alla fine. Gli imprenditori devono prima sviluppare una strategia di marketing. E quindi dare un nome ai loro prodotti o ai loro servizi in modo da riflettere tale strategia.

4. Non usare un forte Visual Hammer.

Molti brand forti sono stati costruiti utilizzando un Visual Hammer che comunica qualcosa circa la marca. Il profilo della bottiglia di Coca-Cola. Il cowboy della Marlboro. Il lime della Corona. Il calice della Stella Artois. La fetta d’arancia di Blue Moon. Il geco di Geico. L’anatra di Aflac.

Prima di lanciare un prodotto o servizio, gli imprenditori dovrebbero cercare di trovare un Visual Hammer che rafforzi la strategia di marketing.

Molto spesso, questo richiede un cambiamento di strategia o un nome del marchio differente, o entrambi.

5. Supponi che il tuo nuovo marchio decollerà rapidamente.

Questo porta a molte decisioni sbagliate, come ad esempio spendere pesantemente in pubblicità per lanciare il marchio.

Oggi, il modo migliore per lanciare un nuovo marchio è con le PR. Si dovrebbe usare la pubblicità solo dopo che il marchio si è affermato. Il nostro mantra è prima PR, poi pubblicità.

Tenete a mente, gli imprenditori dovrebbero essere pronti a investire una notevole quantità di tempo a fare PR. Impiegare una società di PR è un’opzione solo per le aziende che hanno già costruito un business sostanziale, altrimenti è uno spreco di tempo e denaro.

6. Estensione del marchio.

Una volta che il marchio comincia a decollare, è necessario resistere alla tentazione di espandersi. Guarda il McDonald. Nonostante l’aggiunta di decine e decine di elementi per i suoi menu, la catena è oggi in difficoltà.

Dall’altro lato, guarda In-N-Out Burger, una catena della West Coast che ha ancora solo quattro cose da mangiare sui suoi menu: hamburger, cheeseburger, doppio-doppio (un doppio hamburger) e patatine fritte.

Le vendite per unità dello scorso anno. McDonald: 2.476.000 $. In-N-Out Burger: 2.546.000 $. (Se In-N-Out Burger fosse stata una catena nazionale, le vendite sarebbero probabilmente state molto più grandi.)

Guarda Yahoo, una società che un tempo dominava il mercato “ricerca” su Internet e valeva $ 140 miliardi sul mercato azionario. Ma Yahoo si è rapidamente diversificata in un portale e fatto molte acquisizioni trasformandole in Yahoo Mail, Yahoo giochi, gruppi di Yahoo, Yahoo Pager, etc. Oggi, Yahoo vale solo $ 30 miliardi di dollari sul mercato azionario e forse $ 25 miliardi di dollari di ciò è dovuto alla sua partecipazione in Alibaba.

Nel frattempo, Google è rimasto un motore di ricerca puro ed ha ora un valore di $ 498 miliardi di di dollari sul mercato azionario. Ma anche Google sta cadendo nella trappola di espandere il suo marchio. Questo è il mantra delle imprese americane, continuare ad espandere il marchio fino a quando non precipita dalla scogliera.

Fatta eccezione per l’espansione geografica, gli imprenditori non dovrebbero quasi mai espandere i propri marchi. Molto spesso, però, dovrebbero fare il contrario: restringere il campo gli obiettivi.

Laura Ries

Brandpositiongitalia.com (http://brandpositioningitalia.com)

 

La web strategy per alberghi e strutture ricettive

Una qualificata e articolata presenza web per le strutture turistico-ricettive è sempre più importante: oggi la scelta del luogo dove soggiornare per una vacanza, un week-end o anche per un semplice viaggio di lavoro, avviene nel 91% dei casi attraverso il web. È sempre più internet a orientare le scelte del cliente.

social-media-hotelIl semplice sito, e profili social gestiti con approssimazione e sporadicità, non bastano e non aiutano: occorre una presenza costante, qualificata, aggiornata, responsive, mobile, che consenta di “toccare con mano” la struttura e i suoi servizi, e magari prenotare in maniera veloce ed efficiente da qualunque device si navighi.

È fondamentale aggiornare con cura e frequenza la pagina aziendale sui social network, sincronizzarla con il sito, nel quadro di una strategia di web marketing che valorizzi le peculiarità, le bellezze e i punti di forza della struttura. Una strategia che suggestioni, affascini, faccia sognare…in una parola, convinca.

Non è semplice, ma è possibile. Basta fermare l’improvvisazione.

La presenza social di una struttura turistica deve essere uno degli elementi di una più ampia strategia integrata in cui una serie di canali e strumenti collaborano fra loro con la comune finalità di abitare la rete con successo. Solo un piano di comunicazione digitale integrata può efficacemente mettere a sistema tutte le risorse del web, con i seguenti obiettivi:

–       attivare nuovi canali di dialogo e confronto con la clientela per lo scambio di opinioni ed esperienze, e la risoluzione delle problematiche (customer/social care);

–       implementare la riconoscibilità della struttura turistico-ricettiva (brand awareness)

–       generare una lista di contatti qualificati e referenziati per le strategie di marketing (lead generation)

–       vendere anche attraverso i social media (Facebook in particolare) (sale).

Tutto questo per rendere i social – e il web in genere – un prezioso alleato del business aziendale evitando sprechi di risorse in inserzioni inutili, generiche e fuori target e per non cadere negli errori più frequenti e basilari di chi opera sui social: trattare le pagine come una vetrina, stressando i fan con contenuti utili per l’azienda ma inutili per loro e altre bad practice e azioni di spamming assolutamente controproducenti.

Il newsfeed aziendale deve puntare sui contenuti giusti, trasmessi alle persone giuste, nel momento giusto. Dare il messaggio giusto vuol dire appunto abbracciare la filosofia social della “condivisione” dei contenuti, fornendo cioè informazioni che, nella forma e nella sostanza, risultano interessanti per il target di riferimento; darlo al momento giusto significa dare le giuste informazioni, nel momento esatto in cui il pubblico di riferimento ne ha bisogno (attraverso un complesso studio di orari e giorni di pubblicazione, ma anche di analisi del contesto socioculturale in cui opera il target di riferimento).

Ma senza cadere in un altro degli errori più frequenti: centrare la comunicazione internet sui canali social. Al centro di una buona strategia web deve esserci sempre il sito web: l’unico e solo spazio prettamente ed esclusivamente aziendale. Non una vetrina statica realizzata magari in economia chissà quanti anni fa, ma uno spazio interattivo, un luogo nel quale accogliere le persone che vogliono conoscere e saperne di più, restare aggiornate su novità e offerte, e prenotare. È qui che, in questo spazio web, che una strategia ben realizzata conduce i clienti e i potenziali clienti coinvolti attraverso Facebook e gli altri social network.

Una buona campagna di marketing sui social media ha potenzialità enormi: ma, per intercettarle, bisogna monitorare con cura, approfondire tecniche e linguaggi, intervenire nel momento e nel modo giusto.

I contenuti sui social network vanno curati con costanza, sistematicità e professionalità, nel quadro di una organica strategia di marketing tesa a valorizzare le peculiarità della struttura ricettiva e del territorio in cui si trova. Una strategia che deve guardare (e mirare) anche ai luoghi virtuali dove si svolge il confronto, verso una clientela sempre più esigente che, oltre ad un soggiorno confortevole, vuole qualità del servizio, relax, ma anche emozioni, enogastronomia, cultura, natura e paesaggio. L’ideale sarebbe garantire il servizio informativo in più lingue (o almeno anche in inglese), ed integrarlo con un qualificato ed efficace supporto fotografico e video.

Ci sono scorci, momenti, sensazioni, che non basta descrivere, per quanto lo si sappia fare bene. Il linguaggio corretto, curato, colorito, forbito, non può evocare in tutti le medesime e giuste sensazioni, le medesime e giuste emozioni. Occorre coinvolgere anche lo sguardo, gli occhi…Una bella immagine e un bel video possono raccontare più di tante parole, stimolando le giuste corde…

Ma occhio agli “effetti collaterali”: produrre video da pubblicare sul sito web o sui canali social è cosa ben diversa da produrre un qualunque video di presentazione aziendale o uno spot. Diverso è il linguaggio, diverse sono le tecniche di produzione e di post produzione, diversi sono i formati digitali. Totalmente diverso è anche il contesto di fruizione e la disponibilità del fruitore. I video e le immagini, per quanto di indiscussa qualità, devono essere agevolmente fruibili da qualsiasi device. Basta “toppare” di poco e l’efficacia del messaggio (e della strategia) vanno a farsi benedire: “clessidra” e “girandolina” di caricamento infastidiscono sempre di più ed inducono ad interrompere la visione.

Il segreto – “la ricetta magica” – sta nel mostrare nei tempi, nei modi e con le tecniche giuste (anche fotografiche e video, appunto) la struttura alberghiera, dove si trova e come la si raggiunge, le peculiarità legate all’accoglienza, la location, i servizi, la ristorazione, il comprensorio, cosa c’è da vedere, da visitare e da scoprire…Veri e propri acconti (o idee) di vacanza per il navigatore web, che rendono il messaggio ancor più persuasivo.

Non è semplice, ma si può. Basta fermare l’improvvisazione e puntare alla professionalità. All’integrazione e al coordinamento. Alle strategie integrate.

Per le strategie IPSE per le strutture turistico ricettive, clicca qui:

http://www.ipseonline.kyneticmobile.it/la-web-strategy-alberghi-strutture-ricettive/